La Quinta Luce

La mostra organizzata dal Museo Martinengo Villagana s.r.l. di Brescia in collaborazione con la Provincia di Firenze è presentata per la prima volta in una città italiana dal 6 settembre all’11 novembre 2012 presso il Museo Mediceo di Palazzo Medici Riccardi a Firenze.

manifesto mostra di FirenzeL’autoritratto dell’artista e di Benozzo Gozzoli nell’affresco della cappella dei Magi di Palazzo Medici Riccardi, costituisce l’introduzione a un evento che farà conoscere un pittore la cui opera ha attraversato gli anni dei due conflitti mondiali, ma che è stata dimenticata per mezzo secolo.

Il progetto espositivo, curato da Roberto Consolandi, prevede la presenza di 36 opere dell’artista boemo Vlastimil Košvanec (Praga 1887-1961) suddivise in cinque “stanze” del Museo Mediceo di Palazzo Medici Riccardi .

L’evento è stato ideato attentamente su un percorso cronologico che abbraccia i primi anni del Novecento fino a giungere agli anni Cinquanta.

Gli itinerari e il percorso iconografico sono stati ordinati secondo un susseguirsi di temi espressivi fra i quali: Ritratti, la Natura e la Donna, il Mito e il Mistero, la Luce mediterranea, il Lavoro e Praga magica. La mostra si apre con un beffardo autoritratto degli anni Venti e si chiude con un toccante, lirico ed emozionante autoritratto, inedito, del 1957.

Lo sviluppo contenutistico corrisponde ai momenti più intensi dell’attività pittorica di Košvanec.

La luce è la protagonista nel farsi delle opere di Košvanec, crea lo spazio e diviene stile che concorre ad alimentare l’interesse storico e artistico.L’obiettivo dell’evento è quello di valorizzare e promuovere il bene artistico e culturale di portata europea e mondiale.

L’inedito patrimonio si accompagna al rispetto, alla tutela e alla conservazione del contenitore che ospita le opere.

Tale esigenza di riscoperta dei dipinti di Košvanec e degli spazi del Museo Mediceo - Palazzo Medici Riccardi - sono congiunti all’immagine di Firenze, cuore di un nuovo umanesimo.

La valorizzazione del territorio nazionale italiano fa eco al senso estetico di bellezza, alla ricerca d’identità storica e civile dell’Europa.